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L'UNIONE
SARDA - 31 gennaio 2004
LURAS.
Scomparso 8 anni fa
Il maestro
del sughero e la sua casa museo
Luras.
Otto anni fa è scomparso uno dei maggiori specialisti
nella lavorazione del sughero che la Sardegna abbia mai conosciuto:
Tonino Forteleoni. Cresciuto a bottega, ha appreso i segreti della professione
dal padre portando la qualità della lavorazione a livelli insuperati.
In oltre trenta anni di attività ha affinato la produzione creando
degli autentici capolavori, una parte dei quali è esposta nella
casa-museo, ereditata e splendidamente ordinata dal nipote Silverio,
paziente e e preparata guida per chiunque voglia effettuare una visita.
Sono soprattutto i gruppi studenteschi che chiedono di mmirare tavoli,
cornici, cassapanche, bassorilievi, realizzati sfruttando anche particelle
minuscole di sughero. Silverio Forteleoni, la cui disponibilità
e cortesia sono encomiabili, non ha mai chiesto un soldo a nessuno e,
anzi, si mostra felice di mettersi a disposizione dei visitatori. La
rassegna, però, va intesa come un bene dell’intera comunità
lurese e sarda in generale. Per cui sarebbe opportuno studiare degli
interventi volti a valorizzarla. Un’iniziativa, in particolare,
dovrebbe essere sostenuta dalle istituzioni pubbliche: la creazione
di un corso professionale permanente per artigiani artisti che seguano
le orme di un illustre maestro. Sarebbe un riconoscimento doveroso per
un personaggio che, con grande umiltà, ha dedicato la sua vita
al lavoro onorando il paese e la sua gente.
(p.b.)
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La
Nuova Sardegna - 29 maggio 2003
La nuova veste della collezione
Forteleoni
LURAS.
Non è un museo e nemmeno una sala per esposizioni. E'
molto più semplicemente la casa di Tonino Forteleoni, l'artista
lurese, scomparso sette anni fa, generalmente considerato, e a ragione,
come uno dei pionieri dell'arte del sughero.
L'ideatore e l'artefice di una vera svolta: quella che ha dato al sughero
anche una sua dignità artistica e non solo un valore per così
dire esclusivamente legato alla produzione industriale. Della collezione
Forteleoni, ereditata e custodita dal nipote Silverio, è oggi possibile
farsi un'idea grazie alla veste rinnovata e all'impostazione aggiornata
del sito internet che la rende in parte visibile. Quel tanto che basta
per decidere di completare l'opera e di visitarla senza la mediazione
di uno schermo. La collezione Forteleoni costituisce, d'altronde, una
delle maggiori attrazioni del pacchetto turistico di Luras. Lo dimostra
il numero crescente dei suoi visitatori. In particolare, le scolaresche
e gli escursionisti. Per tutti una delle maggiori sorprese (davvero insolita
per questi tempi) è la totale gratuità del servizio: una
visita guidata attraverso gli ambienti domestici che Tonino Forteleoni
arricchiva con le sue numerose opere. II risultato finale, conseguito
in una trentina di anni di costante residenza, è l'arredamento
originale (cornici, intagli, mobili, tavoli, sculture) in cui l'artista
lurese ha in pratica profuso il suo tributo alla causa artistica del sughero.
Una causa alla quale Tonino Forteleoni aveva dedicato tutto se stesso,
anche se i riconoscimenti e le gratificazioni, come spesso avviene in
questi casi, non furono sempre puntuali. Fu, ad esempio, il primo insegnante
di lavorazione del sughero della scuola professionale di Calangianus.
Lo sarà per sette anni, sino a quando, con una scelta discutibile
venne deciso che nell'unica scuola superiore di Calangianus il sughero
non dovesse essere materia di studio. Poco male, zio Tonino interruppe
una strada che prometteva bene, ma perseverò nella sua passione,
raggiungendo un invidiabile grado di perfezionamento. Quello che seguì
fu un tipico percorso di figlio d'arte, visto che il padre è stato
uno dei primi moderni imprenditori galluresi del sughero. Al talento paterno
aggiunse la sua generosa creatività e il gusto per le sperimentazioni.
Tra le innovazioni tecniche attribuite a Forteleoni c'è, ad esempio,
quella del bassorilievo. Fu, in pratica, il primo a fare del sughero un
equivalente dell'argilla o del marmo. A suo modo, anche il sughero, finemente
intagliato, poteva essere "plasmato", forgiato, animato. Quel
"giocherellone del sughero", come lo definisce il nipote Silverio,
poneva dei limiti ben precisi all'artificiosità dell'opera, quasi
volesse garantire nelle sue creazioni il rispetto della naturalità
dell'elemento di cui si serviva. Così, soprattutto nelle opere
del primo periodo, il colore sembra del tutto bandito. Colori artificiali,
s'intende. Negli anni il suo rapporto con il sughero si fece più
travagliato, ma le opere che produceva tendevano ad arricchirsi concettualmente.
Se di simbolismo si trattava, questo era però estremamente austero
e di semplice fattura, come dimostra l'opera di maggior pregio della collezione,
un Cristo morente, con gli occhi tumefatti, che sta per esalare l'ultimo
respiro. Un soggetto religioso di cui non si conservano tanti esemplari
nella collezione privata che Silverio Forteleoni custodisce con cura scrupolosa.
Tra gli estimatori dello zio Tonino figurava anche Paolo VI, il papa del
Concilio, che lo ringraziò con tanto di lettera autografata per
il dono di un crocifisso.
(Giuseppe
Pulina)
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Gallura
e Anglona - 1 febbraio 2002
Luras - IL PRESEPE E' SU INTERNET
 Tutti
in paese aspettano il presepe di Santa Croce. Tutti si chiedono, vedendo
il gran daffare, udendo il martellare proveniente dalla chiesa, rigorosamente
chiusa fino alla notte di Natale, quali novità ha creato la fantasia
inesauribile dei confratelli, guidati dal priore Pier Paolo Cabras. Anche
quest'anno le attese non sono state deluse!
L'idea di rappresentare la nascita di Gesù, con sullo sfondo una
minuziosa ricostruzione in miniatura della Piazza N.S. del Rosario, continua
ad affascinare i numerosi visitatori venuti a Luras, anche quest'anno,
per non mancare ad un appuntamento importante.
"Nel costruire il presepe noi vogliamo - dice il priore della confraternita
- creare un ambiente di spiritualità. Diffondiamo musiche adeguate,
chiediamo il silenzio e vediamo che molti visitatore pregano, si raccolgono
in meditazione davanti alla rappresentazione del mistero".
Si rimane incantati osservando l'accurata ricostruzione in legno delle
case, la meticolosa riproduzione d'ogni particolare: le tendine alle finestre,
i lampioni agli angoli delle strade, il carro a buoi, le persone affaccendate
nell'addobbo dell'albero di Natale al centro della piazza, in una Luras
del secolo scorso ammantata di neve.
Il presepe ora uscirà ben oltre i confini della Gallura grazie
al sito: www.forteleoni.it che raccoglie venti splendide foto del presepe
2001. Si tratta di una pagina Web che introduce e guida, con musiche e
colori che la rendono assai elegante, ad una visita della preziosa collezione
Forteleoni: quadri, cassapanche e oggetti vari, costruiti in sughero e
rivestiti da un mosaico di minuscoli tasselli di scorza di sughero, ognuno
con il suo colore caratteristico, dal beige al rosso intenso, dall'ocra
alle infinite varietà di verde, senza alcun'aggiunta di coloranti
artificiali. Maestro di quest'arte impareggiabile è stato Tonino
Forteleoni. Nel sito oltre alla biografia e alla tecnica di lavoro dell'artista,
troverete notizie storico-geografiche su Luras e i luoghi da visitare,
infatti: "...parlare dell'ambiente nel quale Forteleoni ha dato vita
alle sue creazioni - si dice nel presentare l'artista - significa parlare
del suo paese".
All'interno di questa cornice così affascinante sono inserite,
appunto, le foto del presepe.
(Antonella
Lentinu)
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S'Isperiadolzu
- Natale 2001
"NOTISCIAS"
L'inesauribile
fantasia dei confratelli, ha dato vita, anche quest'anno, al presepe di
Santa Croce. Gli innumerevoli visitatori sono rimasti ancora una volta
incantati dalla ricchezza di particolari nella ricostruzione in miniatura
della piazza N.S. del Rosario. I nostri complimenti a Pier Paolo Cabras
e a tutti i confratelli per la loro opera.
Ora il presepe è in rete: cliccando sul sito www.forteleoni.it
potrete ammirare venti splendide fotografie del presepe, oltre a visitare,
virtualmente, l'impareggiabile collezione Forteleoni.
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La
guida della Gallura - Giugno 2001
Pagina 152 - Collezione Forteleoni
Straordinario
compendio delle opere realizzate da un singolare artista, Tonino Forteleoni,
scomparso nel 1996.
Dentro la sua casa si possono ammirare mobili, quadri, oggetti tutti di
sughero, lavorati secondo tecniche fuori degli schemi e della banalità
di cert'artigianato.
Opere incredibili che trasportano dentro un mondo fatato.
La casa - compendio è in Via Carlo Alberto, prospiciente alla Madonna
del Rosario e viene aperta per appuntamento telefonando allo 079/647547.
Silverio Forteleoni, nipote di Tonino, v'introdurrà e guiderà
alla scoperta della storia e di tecniche, che vi stupiranno.
(Antonio Bianco)
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Sardegna
Uno - 31 dicembre 2000
ISOLASETTE - I fatti della
settimana
Sardegna
Uno, ore 14,30
Sardegna
Uno, ore 20,00
Sardegna
Uno, ore 03,30 del 1/1/2001
Luras,
Forteleoni l'artista del sughero.
(Servizio
di Martine Frey) |
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Sardegna
- Dicembre 2000
 Traendo
dalla scorza del sughero strisce e tasselli di pochi centimetri che, incollati
su raffinati bassorilievi sempre in sughero e da lui stesso creati, Tonino
Forteleoni, con le sue opere ha dato dignità e valenza artistica
a un materiale così povero e umile. La ricerca attenta del colore
naturale del sughero, mai alterato da coloranti, l'applicazione con la
tecnica del mosaico, conferiscono a queste opere il tocco e la sensibilità
del genio.
Quadri, mobili, cassapanche, maschere e tanti altri piccoli oggetti realizzati
sempre con una esasperata ricerca del particolare sono conservati nella
"Casa del sughero", come qualcuno ha definito questo gioiello
architettonico prospiciente la piazza della chiesa di Luras (SS). In questa
casa, dove l'artista ha vissuto gli ultimi trent'anni della sua vita,
sono conservate le opere più importanti; una collezione unica al
mondo e, oggi, visitabile al pubblico grazie all'impegno e alla dedizione
di suo nipote Silverio Forteleoni e della sua famiglia.
Tonino Forteleoni con quell'umiltà tipica dei veri artisti diceva
che mai nessuna opera aveva presentato particolari difficoltà di
realizzazione e che anche un bambino l'avrebbe potuta fare...
Noi crediamo avesse ragione; solo chi ha la purezza di sguardo e l'entusiasmo
vitale di un bambino può vedere e trasformare le cose più
semplici in opere messaggere di bellezza universale.
(Tonino Mosconi)
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Raidue
- 21 luglio 2000
TG2 - Costume e società
Raidue,
ore 13,30
Sardegna sconosciuta:
non solo mare, spiagge e scogli.
(Servizio
di Enrica Majo)
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La
Nuova Sardegna - 7 maggio 2000
LURAS - Il paese in un pieghevole
Un
pieghevole di cinque fogli per 10 pagine, a colori su sfondo di carta
patinata che richiama il granito, è stato presentato dalla Pro
Loco e dal Comune di Luras. Un bel biglietto da visita da presentare ai
potenziali visitatori che arrivano a Luras per visitare gli olivastri
millenari e i Dolmen. Un depliant che rinnova quello precedente allestito
dalla stessa Pro Loco e che questa volta è più completo
per una diversa offerta di siti che oggi Luras può offrire a chi
lo visita.
Luras, infatti, va cercando un suo ruolo ed una sua dimensione, mostrandosi
attento alle possibilità turistiche per il patrimonio storico,
culturale, ambientalistico. Diciotto foto, cartoline, evidenziano il panorama,
le chiese, gli olivastri millenari, le piccole attività, le emergenze
architettoniche, i dolmen ed infine il museo etnografico Galluras, autentico
gioiello di una Luras che guarda avanti ma non rompe con le sue radici.
La novità di questo pieghevole è che i potenziali visitatori
potranno visitare oltre il Galluras anche la collezione dell'artista artigiano
del sughero, Tonino Forteleoni, lavoratore manuale del sughero che ha
ottenuto bassorilievi, ha realizzato mobili, cassapanche, tavoli e quadri
di vario soggetto.
Il nipote Silverio ha messo a disposizione tutta la collezione per cui
Luras ora ha due case museo.
Un pieghevole che sarà distribuito per tutta la Gallura onde presentare
Luras ai numerosi visitatori ma che, alla fine, serve anche a chi ci vive,
per ricordare che Luras è davvero un paese a misura d'uomo per
cui vale la pena di appoggiare sino in fondo l'iniziativa di chi ha promosso
questo depliant.
(p.z.)
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L'UNIONE
SARDA - 4 gennaio 1999
LURAS.
Non è aperta al pubblico ma il nipote la fa visitare agli
appassionati
La casa museo
del sughero
Arredata
con le opere di un artigiano scomparso
Non
solo tappi nella Gallura del sughero. C'è chi ha lasciato perdere
il business e si è dedicato all'arte lasciando un patrimonio di
originali creazioni. E' il caso di Tonino Forteleoni, morto due anni fa.
La sua casa di Luras, tutta arredata con opere da lui realizzate, è
una sorta di museo del sughero.
Luras.
Se n'è andato poco più di due anni fa, in punta
di piedi, così come è vissuto. In paese lo chiamavano semplicemente
zio Tonino, ma tutti a Luras lo ricordano come l'artista del sughero.
L'unico, il solo, che dal sughero, freddo e impersonale sinonimo di tappo,
ha saputo trarre vere opere d'arte.
Molti di questi lavori si possono ammirare nella casa dove l'artista ha
vissuto per trent'anni, con la mogli Elena, e che Silverio Forteleoni,
nipote prediletto, ha aperto per gli appassionati. "Qui tutto parla
di lui, ogni oggetto che lui ha creato è ancora dove lo aveva sistemato
lui stesso". Ecco la casa di Tonino Forteleoni, via Carlo Alberto,
in pieno centro storico, a due passi dalla suggestiva chiesa del Rosario.
Un pesante portone in legno massiccio, due piani assolati, balconcini
in ferro battuto, tende ricamate con amore tanti anni fa da Elena.
Tavoli e cassapanche, bassorilievi preziosi, colori delicati del sughero
giovane, dal verde chiarissimo al giallo ocra, rosa appena accennato o
marrone scuro di un sughero che mostra ormai il segno degli anni. Niente
colori artificiali, solo quelli generosamente regalati dalla natura. Lunghe
ore di ricerche nei boschi attorno a Luras, tante ore per cesellare, ritagliare,
creare, incollare.
"Da piccolo lo seguivo spesso nel suo vagabondare nei boschi alla
ricerca del materiale che gli serviva" ricorda il nipote, "Mi
parlava di verdi chiari o scuri, di rosso o giallo. Per me era solo sughero".
Passione e gioco, un disegno, una incisione. Arte e pazienza. Nascevano
così le sue opere. Una passione che Forteleoni coltiva da piccolo.
Figlio di Giovanni, titolare di una fabbrica di sughero, si stanca ben
presto di fabbricare solo tappi. Crea una propria attività e da
inizio alla sua creatività. Inizi non facili, che non lo scoraggiano,
la passione è troppo forte. E il tempo alla lunga gli ha dato ragione.
Molti dei suoi preziosi lavori sono stati apprezzati anche all'estero.
Non solo mobili: Il viso della Madonna, di una dolcezza infinita, un Cristo
tormentato, colori tenui, dal beige chiarissimo delle lacrime, al rosso
cupo del sangue sotto la corona di spine.
Ecco la camera da letto con le creazioni più pregiate di tanti
anni di lavoro. Come la testata del letto (due mesi di fine lavoro) capolavoro
in assoluto che l'autore si è sempre rifiutato di vendere. Una
sinfonia di colori, incisioni millimetriche, dove spicca un prezioso bassorilievo
con il volto della Madonna.
Ma la casa di via Carlo Alberto non sarà mai un vero museo. Niente
biglietto d'ingresso o visite guidate: "E' stata e resterà
sempre la casa di zio Antonio". Ma è una casa aperta a tutti.
E a chi la volesse visitare basta fare una telefonata. Silverio Forteleoni
sarà felicissimo di fare da guida.
(Martine Frey)
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La
Nuova Sardegna - 29 dicembre 1998
LURAS.
Nel centro storico nasce un nuovo museo accanto a quello etnografico
La casa del
sughero
In
mostra la collezione Forteleoni
LURAS
- Luras ovvero il paese della case-museo? Dopo il Galluras, museo etnografico
di Giacomo Pala, ecco un'altra casa nel centro storico, in via Carlo Alberto
n° 1, praticamente sulla piazza della chiesa del Rosario ove si conservano
le opere della collezione di quel singolare artista del sughero che è
stato Tonino Forteleoni, lurese, classe 1915, e morto il 22 novembre 1996.
Tonino, il terzo figlio dei sette fratelli, figlio di Giovanni titolare
di una fabbrica per la lavorazione del sughero e di Sebastiana Pala Bardanzellu,
di una delle famiglie più in vista del paese. Iniziò anche
lui una sua fabbrica artigianale ma si accorse che dal sughero si poteva
ricavare qualcosa di diverso che il solito tappo. Manualità eccezionale
e scolpiva già da giovane piccole opere d'arte spesso non apprezzate
né capite.
C'è chi lo vede come il precursore di un certo filone del settore
artistico e che ha qualificato il lavoro di alcune aziende visto che ha
scolpito il sughero ottenendo bassorilievi di notevole pregio, ha eseguito
mobili, cassapanche e tavoli. Insomma ha cercato di trasportare il modello
sughero su tutto quanto per lui potesse avere una valenza artistica.
La sistematica applicazione dei suoi concetti nella lavorazione artistica
del sughero, gli valse l'invito all'insegnamento della materia presso
la scuola professionale di Calangianus. Vi insegnò per oltre un
decennio.
Nella sua casa il nipote Silverio Forteleoni ha voluto che tutto si mantenesse
come era nei 30 anni in cui la ha abitata lo zio con la moglie Elena.
Ecco allora autentiche opere d'arte usando il sughero nelle sue innumerevoli
sfaccettature di forme e colori che tale materiale offriva.
Per i suoi quadri adoperava una base di sughero sia in agglomerato che
in plancia, che rivestiva con la corteccia estratta dai rametti della
quercia. Mai usò coloranti per non alterare l'originale colorazione
della natura. Per la scelta dei frammenti usava piccoli rami da lui stesso
selezionati. Usava strisce di sughero di alcuni centimetri e in altre
ogni singolo tassello è non più grande di alcuni centimetri.
Tale da formare un prezioso ed inusuale mosaico.
Nell'ultimo periodo lavorò il sughero con l'applicazione di creta
su bassorilievi che andavano poi dipinti. Opere di Tonino Forteleoni hanno
varcato l'oceano, acquisite da collezionisti stranieri. Un'opera è
esposta in un museo tedesco, un'altra nelle sale vaticane. Apprezzate
anche la pazienza infinita usata per rivestire le cassapanche dalle quali,
usando normalissimo legno multistrato ha ricavato vere e proprie opere
nelle quali la sua innata manualità si è sposata con un'infinita
fantasia.
Nel salone superiore si accede alla camera da letto ove sono sistemate
le creazioni forse di maggior pregio della collezione. Su tutte svetta
sicuramente il letto. Tra volute e fregi finemente realizzati in perfetta
sincronia e geometria spicca un prezioso bassorilievo raffigurante il
volto della Madonna.
(Pietro Zannoni)
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Sorrisi
e canzoni TV - 18 novembre 1998
IN VIAGGIO CON "SERENO
VARIABILE"
Raidue,
ore 18,40
E'
previsto un servizio sulla provincia di Sassari dove lavora Tonino Forteleoni,
artista sardo, noto per le sue creazioni di sughero. |
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La
Nuova Sardegna - 21 ottobre 1998
"SERENO
VARIABILE"
Calangianus
va in tv
CALANGIANUS
- La troupe della trasmissione Sereno Variabile, proveniente con il Trenino
verde da Arzachena, ha fatto tappa anche nella capitale del sughero per
alcune riprese dell'attività sugheriera in alcuni laboratori artigianali.
Ormai non c'è trasmissione che non presenti il miracolo sughero
e chiaramente per Calangianus è una grande occasione di farsi pubblicità.
Dopo Linea Verde domenica scorsa è stata la regista Elena Izzo
a fermarsi fra i laboratori calangianesi, sceglierne alcuni più
rappresentativi, filmare con il cameraman i cortili ricchi di scorte del
nuovo sughero, registrare le varie fasi della lavorazione, visionare il
sughero che diventa fine artigianato per le più raffinate boutique
della Costa e poi non è mancata, sollecitata da Giovanni Pala,
impareggiabile organizzatore di iniziative con il Trenino verde, una capatina
a Luras dove Silverio Forteleoni è da alcuni anni intento a conservare,
nel miglior dei modi, la casa del compianto zio Tonino Forteleoni, ricca
di pregiate opere artistiche sempre più impreziosite dal passar
del tempo.
(p.z.)
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AMICA
(data presunta tra il 1969 ed il 1972)
 Provincia
di Sassari: corno e legno intagliati, tappeti intessuti in paesini di
montagna che vanno in tutto il mondo ad arricchire arredamenti sofisticati.
Nella parte più settentrionale, in Gallura, dolci, confetture e
rari tipi di miele la cui preparazione favorita dalla varietà e
dalla ricchezza di una splendida flora; poi il sughero migliore che si
conosca: la fiorentissima industria del turacciolo per fortuna non ha
del tutto soppiantato la lavorazione a mano di questo gradevolissimo e
bel materiale.
8 - Grandi dischi di sughero lavorati a mosaico e a intarsio sfruttando
le colorazioni naturali del materiale, dovute all'età, all'esposizione,
alle muffe e ad altri fattori (pare che il sughero assimili il colore
delle piante vicine). Si possono utilizzare come vassoi, ripiani per tavolini
e per ornare le pareti. Tonino Forteleoni, Via Carlo Alberto, Luras.
12 - A Luras Tonino Forteleoni lavora artisticamente il "sugherone",
cui i licheni conferiscono delicate colorazioni, per ricavarne fregi ornamentali.
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Domus
- Dicembre 1962
A
Sassari, alla Sesta Mostra dell'Artigianato Sardo
Foto
in basso al centro: Piatto in schiena di sughero (Tonino Forteleoni, Luras) |
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GALLURA
- Aprile 1962
Aspetti storici,
geografici ed economici
A
cura di Antonio Murineddu
A
pagina 257 del libro, nel capitolo dedicato a Luras, è riportato
quanto segue:
E'
sorta da qualche anno una nuova attività artigiana: quella condotta
dal signor Tonino Forteleoni - attuale sindaco del paese - consistente
nel rivestire con sughero maschio mobili, cornici, borsette, soprammobili.
Detti prodotti hanno trovato l'unanime approvazione del pubblico in varie
mostre dell'artigianato per la loro pregiata fattura e per la originalità.
L'Istituto Professionale del sughero di Calangianus ha istituito una sezione
"artistica", affidata allo stesso Forteleoni, per l'avviamento
degli allievi in questo nuovo ramo di applicazione del sughero, e conta
inoltre di aprire prossimamente, a tal fine, una apposita sezione staccata
a Luras. Potrebbe essere questa una attività lavorativa dalle prospettive
più aperte per lo sviluppo economico e sociale del simpatico centro
gallurese, il quale sente effettivamente la necessità di nuovi
sbocchi duraturi di lavoro per i suoi figli, molti dei quali costituiscono
la classe dei braccianti sottoccupati che vivono di lavori stagionali
e di periodici cantieri di lavoro regionali o ministeriali; e il che potrà
infine valere anche a colmare le distanze sociali, ancora fortemente accentuate,
fra le varie categorie di cittadini.
(Francesco Muntoni)
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