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Storia della Collezione |
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![]() Dopo la morte di zio Tonino, non vi era alcuna idea circa un possibile utilizzo di qualsiasi genere per questa casa. E le cose si sono trascinate così per circa un anno, con le stanze rimaste per lungo tempo in balia della polvere che tentava di avere il sopravvento sui tesori quando, per un fatto estraneo ed episodico quanto imprevedibile, ho compreso che non volevo disperdere quanto avevo in mano e di cui allora, forse, non avevo ancora focalizzato l'importanza. Da qui l'idea di riaprire le porte della casa ai visitatori, in sintonia con quanto già faceva in vita zio Tonino. Le prime timide visite guidate mi sembrano ora quasi irreali: alle domande su quali erano le mie intenzioni non ero in grado di dare risposta, neppure a me stesso. L'idea è venuta quasi da sola. A poco a poco è emersa la volontà che tutto, opere, mobili e suppellettili della casa restassero così come lui le aveva lasciate quel 22 novembre del 1996, giorno della sua scomparsa. Da quel momento visite sempre più frequenti e un interesse crescente per quella che un giornalista, incuriosito dall'attenzione che cominciava a circondare la casa, in un suo articolo citava, per la prima volta, come la Collezione Forteleoni dando così, involontariamente, un nome appropriato al mio progetto. Quindi la Collezione Forteleoni non è altro che una casa, magari una casa molto particolare ma pur sempre un'abitazione dove un artista di grande ingegno e sensibilità, come sicuramente è stato zio Tonino, è vissuto, ha lavorato e ha creato tanti capolavori. Di questa casa desideravo che si cogliesse lo spirito, si sentissero gli odori e gli umori che permeano le stanze e che tanti visitatori percepiscono già dai primi istanti. Per non snaturare le sensazioni che voglio trasmettere durante la visita l'unico sistema era lasciare che i suoi lavori potessero essere ammirati e studiati nello stesso luogo e nella stessa posizione nella quale per anni erano stati conservati. Ogni volta che accompagno il singolo visitatore, la famiglia di turisti o un'intera scolaresca cerco di trasmettere la mia profonda riconoscenza a zio Tonino, che ha voluto che io raccogliessi il testimone tramandando un'arte ai più sconosciuta. La finalità della Collezione è quella di far sì che un ingegno tanto singolare non venga dimenticato con la dispersione di una raccolta unica e irripetibile nel suo genere in tutto il mondo che chiunque lo desideri, sempre compatibilmente al mio tempo e al mio lavoro, può conoscere con una visita che dura all'incirca un'ora. |
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Le visite, della durata di circa un'ora, sono guidate e si effettuano unicamente su appuntamento.
Per contatti e appuntamenti: Silverio
Forteleoni
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